Ischia Forio – Il Torrione

Ischia Forio : Il Torrione é la più rinomata delle Torri di Forio, di forma circolare, di dimensioni maestose ed alta tanto da dominare tutto l’abitato, profondo sino al livello del mare, aveva un tempo quatrro cannoni.

Veduta del porto e della torre a Forio
Con tutto il complesso sistema delle torri costruite in vari periodi storici, essa aveva lo scopo di accogliere la popolazione quando si verificavano gli assalti pirateschi.


Ischia Forio – La Colombaia

Ischia e dintorni – Forio d’Ischia: In località Zaro, merita un attimo di attenzione la bella Colombaia di Luchino Visconti che un tempo fù dimora del famoso regista che ha scritto la storia della cinematografia mondiale é del teatro.

La Colombaia a Forio d'Ischia

Ed è proprio in suo onore che nel 2004 è divenuta casa museo del regista.


La Chiesa del Soccorso – Il Crocifisso Antico

La Chiesa del soccorso a Forio d'Ischia

Uno dei piazzali più belli di Forio d’Ischia è quello del Soccorso dove a picco sul mare sorge la pittoresca chiesetta omonima, interamente bianca, dedicata a Santa Maria della neve. Unitamente al Torrione, e’ il simbolo della cittadina di Forio e uno dei più singolari risultati architettonici dell’isola d’Ischia. Oltre a una delle piu’ importanti raccolte di ex-voto di marinai e di emigranti, custodisce un Crocifisso rinvenuto in mare durante una tempesta intorno al XV secolo. Una leggenda popolare racconta che il Crocifisso ligneo fu portato nella chiesa del Soccorso da marinai costretti da una forte tempesta ad ancorare nella baia sottostante la loro nave diretta in Sardegna. Quando il mare si calmò, i marinai tornarono a riprendere la scultura, ma non riuscirono ad uscire dalla chiesa perché la porta scompariva. Dopo tre tentativi si arresero e la lasciarono lì.


La Chiesa di Santa Maria al Monte

Santa Maria al Monte a Forio d'Ischia

Altra Chiesa che è degna di attenzione, soprattutto per la sua posizione geografica è quella di Santa Maria al Monte. Essa si trova nel bosco della Falanga ed è raggiungibile da via Bocca in prossimità della baia di Citara. Questa zona di Forio diventa molto popolata in occasione della festa di Santa Maria ( 12 settembre) diventando la meta preferita di molti Foriani e anche di chi ama fare lunghe passeggiate in montagna.


Ischia Forio – La Baia di Citara

Veduta della Baia di Citara

Secondo la leggenda, “Il Titano Tifeo venne imprigionato nelle viscere del Monte Epomeo e le sue membra vennero sparse per tutta l’isola… sopportò per secoli la dura punizione, ma poi chiese aiuto a Venere Citarea perché implorasse perdono a Giove. Calde lacrime sgorgarono dagli occhi del ribelle pentito. Giove, mosso a pietà, perdonò Tifeo e tramutò le lacrime in acque termali”. Al di sotto del Monte Epomeo tra valli e colli discendenti verso il mare, nei pressi di Punta Imperatore a Forio, si stende la bella spiaggia di Citara che è una vera culla di Termalismo e ci offre Un mare sempre allettante e limpido talvolta confondendosi in alcuni punti con le rinomate acque termali. Citara vuol dire acqua che fa «fecondare» o che fa «proliferare». Lo storico D’Ascia afferma che l’acqua di Citara fu posta dai romani sotto la protezione di Venere Citarea, di cui fu trovata una statua di marmo bianco, andata poi distrutta.


Le Case di Pietra

Casa nella pietra a Forio d'Ischia

Oltre alla bellezza delle spiagge e dei monumenti, Forio d’Ischia offre la possibilità di addentrarsi, con piacevoli escursioni, alla scoperta del territorio selvaggio delle contrade più interne. In alcuni di questi luoghi, spesso a grande distanza dal centro abitato, è possibile ancora ammirare le caratteristiche “case di pietra”, vere e proprie abitazioni interamente scavate nel tufo, risalenti al periodo delle frequenti invasioni turche e abitate soprattutto fra il XVI e il XVIII secolo. molte di queste “case di pietra” sono concentrate nelle frazioni più interne di Forio, tipo Panza e altri esempi si possono trovare in località Cierco, salendo verso il Monte Nuovo, dove un altro eremo, quello di Santa Maria del Monte, appare scavato nel tufo verde di Ischia.


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