Il castello Aragonese a Ischia Ponte
Ischia il Castello: Alfonso d’Aragona fece costruire un istmo interrotto da un ponte ad arco che scavalca un passaggio per piccole barche, chiamato dagli Ischitani ‘a currente perchè in quel punto si affolla l’onda di marea, e si getta dall’altro lato in un vortice di fiume montano.
Sedendosi sul muretto, al centro del ponte, si può osservare la baia e le barche che arrivano e scompaiono sotto l’arco. Poche decine di metri più avanti vi è l’ingresso del castello e sulla sinistra il vecchio imbarcadero diroccato. Alla parte alta del Castello si può accedere in ascensore oppure seguendo l’antica strada Aragonese, che sale alla cittadella in un’altra galleria scavata nella roccia a colpi di piccone. Alla fine della galleria il museo delle armi antiche induce la mente a viaggiare nel tempo, quando sui bastioni si succedevano i turni di guardia e dalle aperture spuntavano minacciosi i cannoni. All’uscita vi è la loggetta della cattedrale dell’Assunta, dove il panorama è il premio della salita. L’altra grande chiesa del Castello, quella dell’Immacolata, conserva forme settecentesche non appesantite da orpelli Barocchi allora in voga. Uscendo vi è un cartello che indica il Cimitero delle Monache dove le clarisse trascorrevano molte ore con le consorelle morte.
Si puo’ visitare il Castello di Ischia dalle 9 al tramonto effettuando un percorso che dura quasi 2 ore con una parte provvista anche di ascensore.
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